L’estate è andata. Così dicono. Ora pare che da domani entrerà una nuova perturbazione e caleranno pure i 50 gradi all'ombra che inibiscono le sinapsi cerebrali. Tanto poi ci lamenteremo della pioggia e dei primi raffreddamenti.
(Non l’ho ancora nominato. Piano, che ci arrivo.)
E' ricominciata la scuola. Non è come gli anni passati. Ovvio. Si notano di più i frustrati, gli incazzati a morte con la società, i corrosi dall'anno nefasto e le mamme che non tromb(ops!). Soprattutto le mamme che non tromb(ari-ops!).
Non si nota più così tanto se non ti sei fatto la barba e neppure se non hai strappato via i baffetti.
E' un momento così, di rincoglionimento generale.
Io mi sentivo meno stanca quando andavo a lavorare. Mi alzavo alle 5 del mattino e facevo un migliaio di cose. Affrontavo persino ogni giorno il raccordo. Adesso mi sveglio con calma e il primo pensiero è che devo chiamare l’inps per la storia della cassa integrazione di aprile che non è mai arrivata.
(Ancora? E ancora, sì.
Ne approfitto per salutare le signorine del call center inps, le quali, poverette, ne sanno meno di me.)
Dell’estate rimane il caldo. E la confusione dei mesi: quel senso di stordimento che si protrae da marzo e che non è mai passato. Neanche quando il mare lo abbiamo goduto e salutato.
Io sto confusa, assai. Forse ci si confonde quando la vita si stramba per i fatti suoi, senza che tu ci abbia in fondo messo lo zampino.
E tutto è da rifare.
E tutto è da ricominciare.
Sto così confusa che non mi riesce un solo discorso lineare e posato.
Ad esempio, mentre parlo, per dire, della frittata con le zucchine, mi viene da interrogarmi sulla questione dei grembiuli a scuola, che non è paglia, eh!, non lo è affatto:
a scuola di mio figlio la preside ha imposto categoricamente il grembiule in base all'interpretazione del regolamento anti-Covid: i bambini sono obbligati a tenere il grembiule anche durante l’attività fisica;
a scuola del figlio della vicina la preside ha vietato categoricamente il grembiule in base all'interpretazione del regolamento anti-Covid: nessun bambino può presentarsi col grembiule, pena l’allontanamento immediato.
(mumble…
Lo sapevo! L’ho nominato. Ci arrivavo, prima o poi.)
«Ma come stai?» mi ha chiesto un’amica che non vedevo dal lockdown.
«E come sto?» le ho risposto. «Sono ancora in macedonia, io. Come quelle coppe di frutta a pezzetti che prima di mangiartele ci spruzzi sopra un sorso di limone o una lacrima di brandy ma non sai mai veramente tutto quello che ci hanno messo dentro».
E Voi, come state? Mi siete mancati.