Domani partiremo. Riproviamo con qualche giorno di ferie. L’anno passato arrivammo a destinazione e fummo costretti a tornare alla base: i contrattempi sono tali proprio perché accadono quando meno te l’aspetti. I contrattempi seri durante le ferie sono mazzate senza redenzione.
Vabbè. Poi l’abbiamo sfangata. Poi c’è stata la pandemia. Poi avevamo smesso di sperare di rivedere il mare. Poi hanno mandato il virus in vacanza (?).
Ed eccoci qua. Valigie pronte, pargoli entusiasti, un filo di ottimismo tra le incertezze del periodo.
Però ho il cuore pesante. Pesante pesante. Porto i bambini qualche giorno al mare, ma lo faccio giusto per far felici loro. L’estate non mi dice più bene. L’estate è diventata la stagione delle contrarietà.
Quest’estate nonna ha deciso di arrivare al capolinea. Ad un certo punto ha chiuso gli occhi e non li ha più riaperti. Solo che il suo cuore continua a battere. Il suo cuore da combattente non molla.
Nonna mi ha cresciuta. Per varie vicissitudini, è stata la mia mamma. Tutto quello che sono lo devo a lei.
Lo scorso fine settimana sono corsa a salutarla. Roma-Reggio Calabria con un chiodo che mi trapassava l’anima.
Ho provato a parlarle. Per un momento ho pensato mi sentisse. Non potevo sbagliarmi: ha mosso la mano e le è venuta giù una piccola lacrima.
Mi senti nonna, mi senti?
I miei ricordi sono impastati di nonna. Potrei scrivere un libro.
Ma in questo periodo ho un’immagine fissa. Il rigurgito di un pomeriggio d’autunno.
Avrò avuto 14 anni. E se io ne avevo 14, lei ne aveva 55. Perché quando io sono nata, nonna aveva la mia età. L’età di adesso. Sarebbe potuta essere mia madre.
E’ un pomeriggio di inizio novembre, con le nuvole basse e l’aria che incomincia a diventare frizzante. Siamo venute a dar da mangiare ai conigli. La campagna è un manto silenzioso di rosso e magenta. La nonna si affaccenda tra cumuli di paglia, mangimi e gatti ruffiani che le si strusciano addosso. Uno rischia di farla inciampare.
Ride. Ché lei ride sempre. Ha stampato questo sorriso giocondo sulla faccia genuina di chi non teme il contatto con qualsiasi forma di vita. E’ salda, mia nonna. Una di quelle persone concrete e perspicaci la cui vicinanza infonde sicurezza.
«Andiamo a raccogliere un cesto di castagne» mi dice.
«E dove?»
Non ci sono castagni nella nostra proprietà.
«Lì, dentro da Tanino» insiste indicando l’appezzamento di terra limitrofo al nostro.
Strabuzzo gli occhi. «Ma che dici, nonna, è tutto recintato e il cancello è chiuso col lucchetto».
Ride. Ché lei ride sempre. Nonna ha faticato a piangere persino il giorno in cui nonno se n’è andato all’improvviso con un infarto, sulle scale del Comune.
«Vieni, vieni, quanto la fai difficile. Io scavalco e tu guardi se arriva qualcuno. Che se ne deve fare Tanino di tutte quelle castagne, vecchio e rincoglionito com’è».
Così, si solleva la gonna e scavalca il cancello. A metà, una ciabatta le vola via. Le vedo le mutande. Perde l’equilibrio. Per poco non mi piglia una sincope.
«Nonna, ti prego, perché non andiamo a comprarle le castagne, finisce che ti fai male!»
«Uh, quanto sei lamentosa. E’ solo un cancello, chiunque sa scavalcare un cancello».
E sparisce dall’altra parte.
Ora canta. La sento cantare poco distante da me. Canta Il tuo mondo di Claudio Villa. Raccoglie castagne e canta:
“Vorrei tornare indietro per un momento
Ma il tempo non si ferma, corre lontano
Io stringo forte a me la piccola mano
Che un giorno mi accarezzava
E da quel giorno i miei ricordi li dedico a te…”
Io muoio di paura. Qualcuno ci sentirà. Se arriva Tanino è capace che prende la scopetta che tiene stipata nel capanno e ci spara.
«Nonna, ti prego fai in fretta. E non cantare! Che ci canti…».
Ma nonna canta, se ne frega lei. Canta e torna con un cesto stracolmo di castagne che si tiene appeso al braccio mentre si accinge a rifare la scalata. Una donna a 55 anni che scavalca un cancello alto almeno due metri e mezzo e canta.
E’ così che la ricordo. E’ così che vorrei si ricordasse. Mentre scavalca l’ultimo cancello della sua vita e canta forte per farsi sentire.
Buone vacanze a tutti. Ci risentiamo al mio ritorno.
Grazie per questa condivisione personale.
RispondiEliminaTornare indietro? Sì grazie, ma non per un momento: già che ci siamo...
Grazie a te, Gas ^_^
EliminaPer un momento basterebbe. Sono assolutamente convinta dell'utilità di andare sempre avanti. Sempre e con tenacia. Nonostante tutto.
Un abbraccio
E' difficile augurarti buone vacanze sapendo che hai questo macigno sul cuore. Sapendo che a trapassarti l'anima c'è quel chiodo.
RispondiEliminaE' difficile farlo dopo aver letto queste parole e aver immaginato tutto in modo così nitido che pare trasparente.
Però un abbraccio te lo mando, forte. E spero vada tutto bene. Tutto.
E io mi tengo l'abbraccio e lo porto con me, Sara <3
EliminaGrazie :*
Magari queste vacanze ti permetteranno di stemperare leggermente il dolore che senti. Il ricordo di tua nonna è davvero toccante e tu hai un'anima bellissima.
RispondiEliminaGrazie per le belle parole, Daniele. Di vero cuore ❤️
EliminaUn post bellissimo, colmo d'amore puro.
RispondiEliminaUn abbraccio Valeria
Grazie, Valeria ❤️
EliminaRicambio l’abbraccio.
Ho vissuto e continuo a vivere quello che tu hai scritto così bene. Devono andare, ma lasciano eredità ricchissime... e il nostro cuore non smette di sanguinare.
RispondiEliminaLo so, lo so che mi capisci, Dolcezze ❤️
EliminaTi abbraccio forte 😘
Mi hai commossa !!! E' un bellissimo ricordo !!! Le mie vacanze , per tante estati, sono state segnate dalle preoccupazioni per la salute dei miei genitori. Ora loro non ci sono più ma le mie estati non sono più le stesse, senza di loro, i ricordi mi accompagnano. Ti auguro di trascorrere questi giorni il più serenamente possibile. Saluti.
RispondiEliminaGrazie, Mirtillo ❤️
EliminaI ricordi sono un tesoro prezioso.
Un abbraccio
Tesoro mio, ho la pelle d'oca.
RispondiEliminaAdoro i tuoi post, lo sai, ma con questo ti sei davvero superata.
La tua anima bella traspare da ogni tua sillaba.
Sono certa che la nonna ti sentisse eccome, e ti sentirà ancora quando ripasserai a trovarla.
Intanto, stringi forte i tuoi bambini che ti amano quanto tu ami la nonna, e saranno il tuo porto sicuro ed eterno.
Ti voglio bene. E spero che le prossime settimane possano restituirti un minimo di spensieratezza, anche se con la mente sarai sempre al capezzale di tua nonna.
Un abbraccio.
Grazie, amica mia ❤️
EliminaGrazie per tutte le volte che mi fai sorridere, per la tua sensibilità e per tutto l’affetto. Sei speciale.
Ti voglio bene anche io ❤️
E invece saranno delle bellissime vacanze. Ne sono sicuro. Te lo meriti. Ve lo meritate. Il peso che porti sul cuore è grande, ma poi si cicatrizzerà e dovrai portarlo sempre con te.
RispondiEliminaSul fatto di scrivere un libro..perché no..può essere un buon modo per esorcizzare al meglio questo dolore.
Ricordati anche di pensare a te stessa: doni tanto a tanti, aiuti le persone a sollevarsi dalle proprie fragilità e debolezze, ma ricordati che anche tu a volte hai bisogno di una mano. E non avere paura di chiederla..
Magari potessi fare di più, per tutti 😊
EliminaGrazie, Riccardo ❤️ Sai quanto io ti voglia bene 😘
La tua nonna sentirà senz'altro tutto questo tuo amore, cura, dedizione, mi dispiace tanto per lei, per te, per voi, quando il dolore bussa alla nostra porta si rimane basiti, interdetti, confusi, strani, poi, nonostante tutto, si va avanti e avanti e avanti finché ci si ritroverà tutti insieme e allora sarà per sempre. Un abbraccio e riguardati.
RispondiEliminasinforosa
Sinforosa, le tue parole sono sempre un balsamo. Grazie veramente ❤️
EliminaTi abbraccio
Non temere l'estate, così come ogni altra stagione che vede gli anziani partire. Troppo caldo, troppo freddo, troppo cibo, troppo... è solo la troppa vita a farli partire.
RispondiEliminaUna nonna che sa scavalcare cancelli e lo fa cantando è un dono per sempre. Farà altrettando con questo ultimo e tu la ricorderai per quel canto più che per la paura e il dolore. L'amore, il suo e il tuo, ha costruito in cuore un tesoro... sentiti ricca.
Un grande e affettuoso abbraccio a te e a tutta la tua bella famiglia.
Un grande grande abbraccio a te, Sari ❤️ Sì, sono ricca. Non potrei esserlo più di così 😊
EliminaGrazie e a presto 😘
Cara Irene, ecco una cosa che non si può fare, e se anche si potesse non ti sentirai mai a tuo agio il segno indelebile resterà sempre!!!
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Tomaso caro, adoro la tua saggezza ❤️
EliminaUn grande abbraccio a te 😘
...le nonne, le madri, i figli in una giostra che ha del miracoloso.
RispondiEliminaQuando sarà, la nonna avrà ladciato un segno indelebile
E fecondo, per cui buone vacanze e buoni pargoli
Provo a tenere vivi i germogli. Così che l’albero continui a vivere, anche dopo di me 😊
EliminaUn abbraccio caro Alberto 😘
Stiamo facendo un album per la mia nipotina . Sono partita con le foto
Eliminadei nonni , i miei genitori e zii . Mia figlia continuerà con noi ,
poi ci sarà lei e così via... Mi sembra quattro generazioni .
Mio marito (lavorava in Comune) ha un foglio , ormai mal preso per
la vecchiaia , del suo Albero Geneologico a partire dal 1500 circa
quando nacque il primo Comune .
Lui è l'ultimo discendente in linea diretta . Abbiamo due femmine .
La mia nipotina però , prima ha il cognome di mia figlia e poi
quello del Papà suo . In Germania è possibile .
Bacioni . Laura
Bellissimo racconto pieno di Amore per la tua Nonna . FA_VO_LO_SA .
RispondiEliminaTi invidio bonariamente .
L'ultima volta che ho visto i miei nonni materni avevo 8 anni , poi
sono partiti per l' Argentina e sono mancati la' .
I nonni paterni non li ha quasi conosciuti , se ne sono andati quando
ero piccina .
Buone vacanze con tanto mare , sole e serenità . Un abbraccio alla nonna
e a tutti voi . Laura
I nonni sono un tesoro grande. E io sono tra quei fortunati ad averli vissuti a lungo.
EliminaGrazie, Laura adorata ❤️
Ti abbraccio con tanto affetto 😘
Certo parti col cuore in tumulto.. oltretutto sono vacanze strane, un'estate sull'altolà, ci sarà tanto da meditare, troppo da ricordare, e molto da stare cauti.. come se il mondo avesse messo la sordina, e la vita arrivasse attutita... riposati..
RispondiEliminaÈ vero, fa un effetto strano il mondo in questo momento. Hai descritto bene la sensazione
EliminaGrazie, Franco. Ti saluto la Sicilia ❤️
Un abbraccio
Lieto di aspettare il tuo ritorno
RispondiEliminaBuone vacanze Irena
Maurizio
Grazie, Maurizio ❤️
EliminaUn grande abbraccio
Diciamo che sono vacanze per modo di dire un po' per tutti. Io invece lunedì riprendo finalmente a lavorare, dopo essere stato quattro mesi "in vacanza".
RispondiEliminaCredo anch'io che le persone a cui abbiamo voluto bene vivano in eterno nei nostri ricordi.
Spero che i tuoi ragazzi riescano a viversi qualche giorno spensierato di mare!
Spero sia andato tutto bene. Stavolta sono in megasuperritardissimo. Pardon.
EliminaIl tuo post mi ha commosso cara, tanto che alcune parole si sono confuse e non sono riuscita a leggerle. Penso che parti con il morale a pezzi, ma credo anche che i bambini riusciranno a donarti qualche ora di svago e serenità. Il sorriso di un bimbo è impagabile e forse riuscirà a farti dimenticare per qualche istante lo strazio che alberga nel tuo cuore. Un saluto e un augurio sincero di serene vacanze.
RispondiEliminaGrazie Vivì, spero che le tue vacanze siano andate discretamente come le mie <3
EliminaNon credevo che, parlando di Sud, fossimo così vicine :)
RispondiEliminaHo letto con nostalgia, ma anche con un grandissimo sorriso, il tuo post (che è stupendo, anche per il modo in cui lo hai scritto e le parole che hai usato) e mi ci sono trovata tantissimo.
Anche io ho perso la mia nonnina l'anno scorso e, più o meno, anche lei se n'è andata in quel modo.
La cosa terribile di questi eventi (che sono inevitabili, purtroppo) è che segnano inesorabilmente un prima ed un dopo e tu non puoi fare a meno di notare con amarezza quanta differenza c'è nel mezzo.
Mi è sembrato di vedere la scena di tua nonna che andava a "rubare" le castagne; mi ha ricordato quella forza e quella veracità che, probabilmente, ritrovi quasi solo nelle donne del Sud, quelle abituate alla fatica dei campi, all'aspro di certe terre...
Non è facile lasciare andare i nonni perché loro, in assoluto e come nessuno, incarnano quello che siamo stati e, probabilmente, quello che siamo diventati e, andandosene, si portano via la fotografia di un pezzo di noi che difficilmente troveremo altrove -nemmeno guardandoci allo specchio.
Spero che passerai delle buone vacanze insieme alla tua famiglia.
Ti mando un grande abbraccio :-*
Cara Paola, questo tuo commento lo terrò per sempre tra i miei scritti più cari. Mi servirà. Un abbraccio immenso di cuore <3
EliminaIo non sono curioso e mi sfuggano i particolari, ma leggo chiaramente l'amarezza del generale. Quello che è rotto o lo si aggiusta, oppure conviene buttarlo.
RispondiEliminaNon t'ho capito. Ma è colpa mia.
EliminaPerché portare un argomento nella gabbia delle colpe?
EliminaHo scritto male la sensazione di tristezza che ho notato nel tuo post.
Ehilà ma sei ancora in vacanza?
RispondiEliminaEh sì, l'8 agosto so con certezza che ero a Chieti ^_^
EliminaHAPPY weekend salam from indonesia
RispondiEliminaAnche a te, buon fine settimana.
EliminaDadirri mia...
RispondiEliminaSari adorata <3
EliminaRingrazio tutti per i commenti lasciati sotto questo post. E chiedo perdono per il ritardo con cui ho risposto. Non avevo la forza di riprendere il blog, forse proprio a causa di quest'ultimo post.
RispondiEliminaNonna mia è andata il 24 luglio. Ma non andrà mai. Vivrà con me in tutta l'ampiezza del mio cuore ^_^
Vi abbraccio immensamente tutti :*