Per la mia rubrica "L'autore del blog accanto", questo mese ospito con immenso piacere Daniele Verzetti, il Rockpoeta, del blog Agorà.
Daniele è un poeta. Ma non un poeta qualsiasi. Se non avete mai letto i suoi versi, dovreste farlo; perché le poesie di Daniele non lasciano mai indifferenti e rappresentano il grido lancinante delle ingiustizie che affliggono il nostro mondo.
Daniele, oltre a curare l'Agorà, è stato spesso ospite di programmi televisivi e radiofonici proprio per la caratteristica sociale dei componimenti di cui è autore.
Ma lascio a lui la parola attraverso la piccola intervista che è stato così gentile da concedermi.
Alla fine dell'intervista non perdete il video inedito con una bellissima poesia intitolata "Addio Italia" che Daniele si è premurato di regalarmi per questa occasione.
Ciao Daniele, grazie per essere qui.
Iniziamo: che genere di persona ti definiresti?
Forse questa è la domanda più difficile, non sono bravo a parlare di me stesso ma potrei provare a definirmi una persona curiosa, sensibile, che non ama le ingiustizie, le combatte ed ha, tra le altre, come arma la parola, che utilizza per denunciare quanto di storto e sbagliato esiste in questa società, che poi di fatto siamo noi in quanto tutti noi formiamo la collettività.
Perché scrivi?
Perché non riesco a farne a meno, è un'esigenza irrinunciabile oserei quasi definirla un'impellenza che piacevolmente mi perseguita fin dal lontano 1987 quando scrissi la mia prima poesia. Ho provato a stare senza scrivere ma sono letteralmente i versi a venire da me, anche perché sono colpito da tutto quello che mi circonda e quindi sono una spugna che assorbe tutto e lo restituisce in poesia.
Di cosa parlano le tue poesie?
Io nelle mie poesie tratto essenzialmente di tematiche sociali, sono un poeta sociale pertanto o, come una volta un lettore mi ha definito, un poeta di impegno civile, espressione forse un po' datata ma molto vera e di grande fascino.
Quando e perché il blog?
Quando, nel dicembre 2006, perché... perché avevo l'esigenza di comunicare la mia visione della realtà che ci circonda sia in prosa con degli editoriali sia poi sempre di più in poesia...
Perché "Agorà"?
L'agorà al tempo dei greci era la piazza principale della polis dove tutto accadeva, compreso l'incontrarsi ed il parlare liberamente di ogni tema. Ecco, il mio blog vuole essere proprio quello, una piazza virtuale nella quale chiunque, nel rispetto delle idee altrui e di chi le espone, può esprimere liberamente il proprio pensiero sui temi trattati.
Cosa speri traggano i lettori dai tuoi versi?
Spero che possano essere raggiunti e toccati dal messaggio che le mie poesie contengono, spero che i miei versi siano uno spunto di riflessione su temi noti o l'occasione per conoscere realtà e tematiche meno conosciute perché non trattate dai media e quindi ingiustamente ai margini dell'informazione mainstream.
Anni fa mi è capitato di vederti in televisione, hai partecipato al programma Tu si que vales. Che genere di esperienza è stata? Cosa ti ha lasciato?
Pessima, e pensare che è stata la loro redazione a cercarmi con insistenza. Io ho fatto l'errore di accettare credendo potesse essere comunque una vetrina, ma essendo un programma dove ci finisce ogni genere di immondizia, un programma non in diretta, sono stato penalizzato, tagliato (molte mie frasi dell'intervista successiva e che metteva molti dei giudici in difficoltà sono state "sapientemente" tagliate) e non valorizzato. E pensare che le mie esperienze radiotelevisive sono state tante e tutte molto positive. Tra le molte, vorrei ricordare quella radiofonica su Radio Rai 1 con Maurizio Costanzo. Lessi due mie poesie, e fui intervistato da Costanzo. Un'intervista bellissima. E poi tante emittenti private, insomma se proprio volete vedere chi sono e cosa sono cercate sul mio sito alcune delle molte interviste radiofoniche, e guardate i miei video. Quello che ho imparato è che se sai già che è un programma gestito da un manipolo di buffoni, dovevo capire già da me cosa potevo aspettarmi. E qui mi fermo, per non rischiare querele.
Solo poesia o anche prosa, in futuro?
Credo proprio solo poesia, non sono assolutamente tagliato per i romanzi.
Un blog che consiglieresti a tutti.
Ovvio, il mio :-)))! Battuta a parte, è difficile risponderti perché ci sono moltissime belle realtà che seguo nell'universo dei blog e citarne solo una mi sembra ingiusto e limitativo. Posso però fare un'eccezione per un blog il cui autore è purtroppo scomparso alcuni mesi fa e che posso fregiarmi dell'onore di avere avuto come amico e di aver goduto della sua stima. È il blog di Vincenzo Iacoponi (https://iacoponivincenzo.blogspot.com) uomo stroardinario e poeta eccezionale. Andate sul suo blog e cercate le sue poesie.
Una cosa che detesti particolarmente della blogsfera.
Non so, forse quei blogger che tentano di importare in questo universo virtuale, il dialogo banale, vuoto, stereotipato, spesso anche aggressivo e sgrammaticato, presente su facebook.
Il tuo motto.
Non ne ho uno in particolare ma, nonostante i miei versi essendo di denuncia siano raramente positivi e connotati di una vena ottimistica, vorrei chiudere con una citazione di Victor Hugo: "Finirà anche la notte più buia... e sorgerà il sole."
Ed io, ringraziando ancora Daniele, non posso che ribadirlo:
"Finirà anche la notte più buia e sorgerà il sole."