C’era una canzone. La cantava Cesare. Non so perché mi è tornata in mente. Ad ogni modo, mi piaceva. Il primo. Il primo bacio. Sulla luna. Un esperimento. Un titolo ovattato di sogno per cantare di uomini che prima di partire anziché lacrime versano denaro per comprarsi souvenir. E poi, di quegli altri, quelli che fanno milioni di chilometri e si sentono un po’ così, perché la terra dalla luna è così bella da sembrare un souvenir.
Ma poi, la nostalgia cos'è?
Ci sono istanti in cui tutto tace. Tace il cuore, la testa, la folla intorno. Tacciono le strade, lo sferragliare del treno, il deserto dei campi. Tacciono le intenzioni. No, quelle no. Le intenzioni stanno in agguato. Scovano canzoni e nostalgie. Si acquattano in quel centimetro di pelle tra l’orecchio e l’attaccatura dei capelli, dove il respiro di chi ci cammina accanto arriva prima.
Stasera ho nostalgia di Te.
Di Te, che mi portavi per mano lunghi i viali alberati della mia infanzia, la mano nella tua mano di cartapesta accartocciata dagli anni e una certezza vana che ci saresti stato.
Di Te, che provavi ad insegnarmi a lavorare ai ferri ma poi te ne fregavi e preferivi andassimo a caccia di lumache a ridere beate dietro le bave mentre adesso un filo di bava a picco sul tuo viso spento è quello che rimane.
Di Te, che mi scarrozzavi in macchina con i Righeira a palla e l’amore per la tua fidanzata diventava la missione di una vita fino alla fidanzata successiva.
Di Te, che mi aspettavi in bici sotto casa e sfidavamo la tua asma e i bulli d’epoca perché solo tu possedevi i walkie talkie ed eravamo fighi.
Di Te, che volevi un gatto a tutti costi ma avevi paura e alla fine il gatto te l’ho tenuto io ed anche tutte le risate che non abbiamo fatto in tempo a consumare - sceme.
Di Te, che mi dicevi vai, vai, insegui il sogno, non buttare via la penna, tieni stretto tutto ciò che ti ho insegnato, usa il talento, anche per quello ci vuole sacrificio.
Di Te, che mi hai amata in un deserto, sabbia in bocca e infinito tra i capelli ma di infinito è rimasto solo quello.
Di Te, che mi hai regalato il mare, e c’era il vento, l’alba e il freddo autunnali, e noi che lasciavamo tracce sulla sabbia molle, come promesse sulla pelle dell’eternità.
Nel cuore mio c'è l'anima, intorno a me che cosa c'è?
Chiudi gli occhi e baciami, baciami
baciami, baciami
Baciami così...
Stasera ho nostalgia di nostalgie. Ho nostalgia di Te.