giovedì 22 novembre 2018

#plussong - Il bar della rabbia

Ci sono canzoni che per quanto mi riguarda assumono una valenza maggiore rispetto alle altre. Ora  penserete, embbe, sai che scoperta, chi è che non possiede la sua lista di canzoni preferite? E invece no, non si tratta di semplici play list o di canzoni che ascolto per il piacere di farlo, bensì di perle musicali che io stessa eleggo e che nella mia testa posiziono nello scomparto delle robe speciali per svariati fattori.

Le plussong= plus song= maccaronicamente: piùcheunacanzone - come le chiamo io, che oramai inglesizzare fa tanto scic.

Solitamente quando mi imbatto in una plussong entro in un tunnel senza ritorno. Trascorro mesi ad ascoltare quella canzone almeno un paio di volte al giorno e finisco per perseg... ehm... per intrattenere chiunque mi stia intorno con l'invito ad ascoltarla ed i sani tentativi a condivederne e sviscerarne ogni più recondito significato.

Tuttavia, oibò, nessuno mi da veramente ascolto. Mi liquidano, Loro, gli ingrati: i parenti, gli amici, le vicine di case, gli sconosciuti in fila al supermercato a cui tento di offrire un appiglio costruttivo durante la sterile attesa di pagare. 

Vi perdono, voi che non porgete l'orecchio alla salvezza delle mie raccomandazioni canore, ma solo perché non sapete cosa fate.

Visto che già c'ero, ho comunque pensato: perché non parlarne nel blog?

Appunto, parliamone.

Ed entriamo nel vivo. La #plussong di oggi: Il Bar della Rabbia, di Alessandro Mannarino.

A me Mannarino piace un sacco, sarà che mi è simpatico a pelle, sarà che ai suoi esordi l'ho incrociato mentre cantava in un locale di Roma e mi son detta, amvedi questo, che voce da paura, che stornellatore moderno, che testi goduriosi, sarà che nel tempo mi ha dato parvenza di aver mantenuto la sua identità.

Il bar della rabbia è la sesta traccia dell'album d'esordio di Mannarino, una figata pazzesca in cui si incrociano tutti i modi e i mondi di questo  cantautore romano che passa con disinvoltura dallo stornello in romanesco alla ballata salentina, con dei testi che sono una chicca da prelevare, assaporare e conservare con cura.

La canzone di cui vi parlo sta nella mia #plussong list proprio per il testo ed il significato che se ne può trarre. E poi perché mi fa sorridere. Il bar della rabbia è il bar in cui metaforicamente ci incontriamo ogni giorno tutti noi, noi gente comune, che fatichiamo, lottiamo, subiamo, ci arrabbiamo, ma che alla fine abbiamo un unico grande infinito amore che ci accomuna: l'amore per la vita e per tutte le sue piccole bellezze che ne fanno una cosa grande e straordinaria.

IL BAR DELLA RABBIA
*in rosso le mie riflessioni ad ogni ascolto

"Quanno un giudice punta er dito contro un
povero fesso nella mano strigne artre tre dita
che indicano se stesso.
*(e ce ne stanno di giudici e giudicanti in giro...)

A me arzà un dito pe esse diverso
me fa più fatica che spostà tutto l'Universo.
(pure a me, una fatica...)

So na montagna... se Maometto nun viene...
mejo... sto bene da solo, er proverbio era sbajato.
(vuoi mettere, meglio soli che mal'accompagnati...)

So l'odore de tappo der vino che
hanno rimannato ndietro 
So i calli sulle
ginocchia di chi ha pregato tanto e nun ha mai
avuto e ce vo fegato... ahia...
(che dirti, continuiamo a pregare e a credere... prima o poi...)

So come er vento... vado ndo me va...
vado ndo me va ma sto sempre qua.
(a chi lo dici, però il vento è bello, è immenso...) 

E brindo a chi è come me ar bar della rabbia e
più bevo e più sete me vie
sti bicchieri so pieni de sabbia.

So er giro a voto dell'anello cascato ar dito
della sposa che poi l'ha raccorto e me lha
tirato e io je ho detto: mejo... sto bene da solo... 
Senza mogli e senza buoi
e se me libero pure dei paesi tuoi sto a cavallo... e se me gira faccio fori pure er
cavallo tanto vado a vino mica a cavallo.
(Mannarino, sei un poeta!)

So er buco nero der dente cascato ar soriso
dela fortuna e la cosa più sfortunata e
pericolosa che mè capitata nella vita è la
vita, che una vorta che nasci, giri... conosci...
intrallazzi... ma dalla vita vivo nunne esci...
(a ricordarselo...)

uno solo ce l'ha fatta... ma era raccomannato...
Io invece nun c'ho nessuno che me spigne
mejo...n'se sa mai... visti i tempi!
( ahahahahahha - vedi un pò...)

Ma se rinasco me vojo reincarnà in me stesso
co la promessa de famme fa più sesso
e prego lo spirito santo der vino dannata
di mettermi a venne i fiori pe la strada
che vojo regalà na rosa a tutte le donne che
nun me l'hanno data come a dì: tiè che na so
fa na serenata!
(io se rinasco in cosa mi voglio reincarnare?... Però mi metto in lista per la rosa)

E brindo a chi è come me
ar bar della rabbia o della Arabia
e più bevo e più sete me vie
sti bicchieri so pieni de sabbia.

Ma mò che viene sera e cè il tramonto
io nun me guardo ndietro... guardo er vento.
Quattro ragazzini hanno fatto n'astronave con
npò de spazzatura vicino ai secchioni, sotto
le mura dove dietro nun se vede e cè naria
scura scura.
Ma guarda te co quanta cura
se fanno la fantasia de st'avventura
Me mozzico le labbra
me cullo che me tremano le gambe de paura
poi me fermo e penso:
però che bella sta bella fregatura...
(che bella sta bella fregatura, quanto è bella...)

E brindo a chi è come me ar bar della rabbia
e più bevo e più sete me vie
sti bicchieri so pieni de sabbia."

Brindo anche io! A chi è come me, a chi ama la vita e a chi non smetterà mai di credere nei sogni.




17 commenti:

  1. Nun lo conoscevo propio sto Mannarino der caciocavallo. Me piace come lo parla er romanesco, a mezza voce senza sgaracce le recchie co li strilli, come fanno in tanti. Conseguente er testo fatto de battute, che poi è quello che li stranger -sì 'nzomma, li milanesi buzzurri, li veneti, li genovesi e li toscani der ca se aspetteno, perché nun capischeno un cazzo de lo spirito de li romani, che nun è la battuta, ma la convinzzione che artro nun se po'- la musichetta me lassa 'ndiferente, anzi nun me frega na beatissima mazza, anzi se parla è mejo assai senza scojonacce co sta chitara.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io sorrido troppo di cuore quando ti leggo, Vincenzo. Immaginavo avresti gradito questo testo di Mannarino, te nel dna hai stampato Trilussa... Le tue poesie in gergo non sono da meno, io me le godo dall'inizio alla fine quando mi ci imbatto. Buon fine settimana! :*

      Elimina
  2. Neanch'io conoscevo questo Mannarino, e posso dirti che ho preferito le tue note in rosso al vero testo della canzone.
    Comunque questo termine plussong mi piace troppo.
    Vedrò di ricordarmelo e di utilizzarlo. Sperando che la memoria mi accompagni.. 😉

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eeheheheheh - i miei termini inventati, ne ho diversi Claudia, mi piace troppo crearmi le parole da me ^_^... Un abbraccio, cara :*

      Elimina
  3. Confesso la mia ignoranza in fatto di musica... moderna. :)
    Perdonami ma son.. ehm... diciamo vintage in gusti musicali
    Interessante questa canzone però.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se studiata a dovere, non lascia in effetti indifferente. I gusti musicali non si discutono, sono sacri, almeno quanto quelli letterari ^_*...
      Ti abbraccio fortissimo, Pat mia <3

      Elimina
  4. Tutto nuovo, per me, quindi grazie. Buona serata.
    sinforosa

    RispondiElimina
  5. Che bel consiglio... mi ascolto tutto con calma, che merita!

    RispondiElimina
  6. Oddio, io me la sono pure voluta ascoltà, ma lui proprio MAI SOPPORTATO, classico cantante da piazza romana con vino e ragazzotti da centro sociale un po' chic tutti attorno XD

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dai, però la canzona è carina ^_^. E comunque con lui ci ho scambiato qualche parola ed è un ragazzo semplice, alla mano, mi ha colpita... Ultimamente ha partecipato anche all'ultimo album dei Tiromancino per la canzone Amore Impossibile, ed anche li mi ha catturata in positivo.

      Elimina
  7. Anch'io non amco molto Mannarino ma ho apprezzato e condiviso il tuo post ed il concetto che in esso hai espresso. Anch'io ho nella mia testa, a periodi, diverse "Plus Songs" che ascolto in loop.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le plussong sono un vero motore: chi non attinge alla musica per recuperare un pò di forza non ha idea di cosa si perde. Un abbraccio, Daniele :*

      Elimina
  8. Anche a me capitano spesso le "plussong". 😊
    Mannarino non lo conoscevo, ma non è proprio nelle mie corde, e non solo perché non mi piace la musica italiana.
    Le mie ultime plussong sono Sneaking Out The Back Door dei Matt Bianco, Just around the Corner e The Promise You Made entrambe dei Cock Robin.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ... sto per ascoltare attentamente le tue plussong ^_^... ti faccio sapere.

      Elimina
  9. Salve,
    Offerte di prestiti tra privati, veloci e affidabili
    Sono una persona seria e onesta che concede prestiti che vanno da 3.000 a 500.000 euro a ogni persona che cerca un prestito di denaro per coprire un bisogno, saldare un debito, realizzare un progetto, riattivare la sua attività, un'altra preoccupazione. Ti chiedo di essere contattato direttamente con me.

    fedora.rigotti51@gmail.com

    Whatsapp: +39 3891124366

    RispondiElimina